Qualcosa di veramente unico sta per accadere nel mondo dell'elettronica.
Il quarto componente passivo, dopo le resistenza, il condensatore, l'induttanza, è stato realizzato concretamente.
Si tratta del Memristor...
Elpida, insieme all'istituzione giapponese pubblica NEDO, ha sviluppato una ReRAM sperimentale con una capacità di 64 Mbit e processo produttivo a 50 nanometri. Si tratta di un tipo di memoria che potrebbe cambiare il volto di SSD e RAM, grazie a proprietà particolari di entrambi i mondi.
L'azienda compie quindi un primo passo avanti verso la commercializzazione della memoria resistiva, basata sul memristore, il quarto elemento fondamentale di un circuito elettronico dapprima solo teorizzato (da Leon Chua dell'Università di Berkeley nel 1971) e poi dimostrato dagli HP Labs nel 2008.
Elpida ha intenzione di portare sul mercato le prime ReRAM con capacità di un gigabit nel 2013, usando il processo produttivo a 30 nanometri e avvalendosi della collaborazione di Sharp.
I chip offriranno una velocità in scrittura di 10 nanosecondi, simile a quella della DRAM attuale, ma diversamente da questa si tratterà di una soluzione "non volatile".
La ReRAM dovrebbe garantire una durata di circa un milione di cicli di scrittura, più di 10 volte quelli offerti dalle NAND Flash, e sarà "bit addressable", cioè si potrà agire a livello di bit, laddove le NAND richiedono di riscrivere un blocco intero anche per cambiamenti minimi.
Il memristore è quindi una memoria non volatile, Resistive Random Access Memory (ReRAM), ed è in grado di compiere operazioni logiche, permettendo ai chip di effettuare calcoli senza che debbano rivolgersi ad altre soluzioni (come la CPU).
Un'altra importante caratteristica dei memristor è che dovrebbe poter memorizzare anche valori analogici, permettendo di fatto di oltrepassare la barriera del bit, cosa che sarebbe molto adatta per esempio per la costruzione di reti neurali artificiali.
Questa è sicuramente una delle scoperte più importanti degli ultimi 50 anni.
Il funzionamento dei memristori è quasi identico a quello dei neuroni del cervello umano. Infatti i neuroni hanno sia capacità elaborative che di memorizzazione ed anzi, la loro capacità elaborativa viene influenzata dalla loro memoria.
Non è esagerato secondo me dire che siamo all'alba di una nuova era!
Ciao a tutti e..... Alla prossima notizia.....