Ciao a tutti,
Avendo a che fare con amplificatori operazionali ho riscontrato per alcuni test la necessità di un'alimentazione duale.
Ritrovandomi tra le mani un vecchio alimentatore AC/AC 9V 1A di un vecchio modem/fax ho deciso di trovare un nuovo utilizzo per un oggetto altrimenti destinato alla discarica.
Il mio alimentatore da banco purtroppo non ha una tensione duale e per le mie prove mi basterebbero +/-6V 0.5A.
Ho "buttato giù" uno schema abbastanza classico con una piccola variante, invece che raddrizzare positivamente entrambe le semionde sfrutto la parte positiva e negativa singolarmente in modo da ottenere una tensione duale, ecco lo schema:
Ipotizzando una resistenza interna dell'alimentatore di 3.5 ohm (ipotesi forse molto ottimistica visto che 9V/1A=9 ohm, seguiranno dei test per confermare l'ipotesi) ho ottenuto dei picchi di corrente richiesta all'alimentatore così fatti per un carico di 0.6A +/-5V:
Abbassando la resistenza interna dell'alimentatore nella simulazione il picco iniziale aumenta, probabilmente però la resistenza non è lineare e quindi dipende dal carico richiesto, in sostanza mi aspetto correnti più forti della simulazione all'accensione.
Il mio dubbio nasce dal fusibile da inserire, il mio desiderio è impedire che per un guasto all'alimentatore (che è vecchiotto) per qualsiasi motivo finisca la 230 nel mio circuito.
Mi sono informato e per evitare la fusione del fusibile all'accensione è necessario un fusibile di tipo "Slow", ovvero che entra in azione solamente dopo un certo tempo in base al superamento del valore nominale del fusibile.
Ho però dei dubbi che un fusibile di questo tipo agisca troppo tardi per evitare danni, avete qualche dritta per risolvere la situazione?
Ciao e grazie a tutti
PS: Ho scartato l'utilizzo di polyswitch in quanto un guasto potrebbe passare "inosservato"
Pensandoci bene, dal grafico della corrente un rifasamento non ci starebbe male.. ma il discorso si complica eccessivamente per la modesta potenza in gioco..