Disaccoppiare alimentazione CPLD

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Re: Disaccoppiare alimentazione CPLD

Postby Ludo69 » 23 Jun 2013, 21:11

io lavoro principalmente nell'elettronica di potenza a radiofrequenza, assicurare una bassa impedenza per un largo spettro di seganali è pane quotidiano, anche se di ben diversa natura ed utilizzo.
Da noi capita di vedere bandelle di rame argentato sulla cui lunghezza sono avvitati i terminali di resistori antinduttivi a sbarra di carbone (carborundum), sembra inutile mettere qualcosa come 100 Ohm in parallelo ad una bandella di rame, ma serve a smorzare le risonanze che l'induttanza di quella bandella forma con la capacità parassita del carico, vi assicuro che così facendo la bandella non FONDE, altrimenti si!

In base alla mia curiosa esperienza personale posso dire che sistono tre modi per non avere questi segnali:
1) non produrli (e quì non commento...)
2) cortocircuitare i disturbi (lo si tenta mettendoli in corto attraverso le capacità)
3) DISSIPARLI

curioso l'approccio numero 3: con le capacità ad esempio si creano correnti che fanno impulsi elettromagnetici, e stai da capo a dodici, allora immagina il sistema dei condensatori di capacità spaziata a decadi, metti un piano di massa degno di questo nome, metti il condensatore di capacità più piccolo sul piedino da filtrare, poi una pista che fà una "U" e arriva al condensatore di decade superiore da cui parte altra pista ad "U" che arriva a quello della decade successiva, ecc...
se analizzi il circuito dal piedino generante il disturbo allora il segnale passerà per delle celle LC passabasso in grado di presentare una bassa impedenza alle alte frequenze, metti ora dei resistori a cavallo delle piste ad "U" in modo che il salto di tensione tra le celle (la caduta sull'induttanza distribuita della pista ad "U") rappresentante l'energia del disturbo venga dissipata per effetto joule.
Se poi hai uno stampato multifaccia allora puoi inglobare la traccia ad "U" tra due facce di massa e fuori dal perimetro della "U" puoi fare una gabbia di fori passanti in modo da creare una schermatura di Faraday (la classica botte di ferro) utile a trattenere l'emissione elettromagnetica...

In pratica applicare un pò della teoria delle linee, ricordando che anche le bobine ed i condensatori hanno autorisonanze e rotazioni di fase....

Che dite, l'ho fatta fuori? sarebbe interessante provare a modellizzare questo tipo di soluzione e dimensionare le "U" ed i resistori SMD.... magari pure realizzarlo e misurarlo!

non dirmi che son pazzo, arriveresti secondo!
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Re: Disaccoppiare alimentazione CPLD

Postby legacy » 24 Jun 2013, 09:28

Non dici nulla di sconvolgente, anche se il punto 1 e' il piu' interessante :lol:
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Re: Disaccoppiare alimentazione CPLD

Postby Ludo69 » 24 Jun 2013, 21:07

concordo....

altro approccio, sempre dettato dall'esperienza in RF:
un condensatore di capacità ragguardevole ha una sua frequenza di autorisnanza piuttosto "bassa" e quindi in parallelo ci si mette un condensatore di decade inferiore, ma attenzione: salendo in frequenza il condensatore più grande diventa induttivo e con il condensatore più piccolo formano un circuito LC risonante parallelo vanificando la bassa impedenza ai disturbi che il condensatore minore doveva rappresentare.... allora in parallelo alla coppia Cgrande//cpiccolo mettere anche un dipolo formato da un altro Cpiccolo con in serie un resistore da 5..50 Ohm in modo da smorzare (per dissipazione) il Q del circuito risonante formato (a quella frequenza) dal comportamento capacitivo di Cpiccolo e dal comportamento induttivo di Cgrande.

Lo sò, l'approccio è empirico.....
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