Alcuni le lodano, altri le odiano, il prof. andrew s. tanenbaum le ha riccamente descritte in un paio di suoi libri che ho letto, e ultimamente mi e' capitato di collaborare in un piccolo progetto in cui per cavar fuori 50Mips da una piccola ma veramente piccola e modesta fpga per fare una sorta di co-processore video alla buona, dove, fra tutte le soluzioni possibili, si e' fatto ricorso proprio ad una stack machine per la ragione che, secondo gli esperti del design e delle architetture (i miei colleghi), risulta piu' semplice ed efficacie da realizzare in tecniche di sintesi
Io avrei da ridire, pero' e' anche vero che gli esperti sono loro, specialmente in termini di quanto costa organizzare il lavoro, in termini di risorse umane e time to market, noto pero' che a prescindere dalle constrains aziendali ci sono proprio persone che hanno questa opinione, opinabile, come la particolare scelta di aver scritto il core in verilog.
Quando ero in uni anche la mia prof di architetture ci parlava molto bene delle prime picoJava, un altro esempio, forse il piu' eccelso, di stack machine, implementata nelle prime sperimentazioni proprio su fpga.