by Ludo69 » 10 Aug 2013, 09:23
io sapevo che una volta in campo militare si usavano delle "unità di calcolo" analogiche, in assenza di circuiterie digitali.....
immagina per esempio di collegare l'alzo di un cannone alle armature di un condensatore variabile (C), di impostare la distanza di tiro su un induttore (L) e avere un anemometro che muove un resistore (R).
Se componi un circuito alimentato con quegli elementi e lo alimenti con un generatore sinosoidale (la cui frequenza potrebbe essere un altro parametro) ed una grandezza del circuito (che sò.... la Vac su un resistore di shunt..) la usi per muovere il motore della torretta del carro armato, ecco che hai fatto un'automazione computazionata del tiro!
Se non ricordo male alcune variabili venivano prese da uno strano caschetto da indossare e il cannone si muoveva a seguire lo sguardo dell'indossatore del casco....... senza un bit!
In campo civile/industriale (anni '60) ho visto una unità computazionale che doveva calcolare una misura anche dividendo tra loro due variabili e rappresentare il risultato di questa misura (logaritmica? non ricordo...) su scala lineare, sfruttando le curve di non linearità di alcuni nuclei ferromagnetici e le curve I/V di alcuni diodi riusciva a fornire su uno strumentino ad ago (scala lineare) il risultato.
Ogni volta che sento parlare di "computer analogici" il mio pensiero và a questo.
Se ti interessi di queste cose ricordo che esistono anche delle porte logiche e dei flip-flop con cui fecero una piccola unità di calcolo sperimentale che sono alimentate ad..... aria compressa! erano il frutto sullo studio di sopravvivenza degli apparati all'impulso elettromagnetico irradiato da una possibile detonazione termonucleare, impulso che per energia sdrogherebbe il semiconduttore riducendo i chip di un comune computer a semplice raccolta di sabbia.....