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La storia personal computer è costellata di episodi particolari che hanno di volta in volta messo in discussione la sicurezza e il prestigio dei grandi produttori: questi eventi erano spesso legati alla commercializzazione di computer piccoli, potenti ed economici. E' il caso del Sinclair ZX-80, uno dei computer più originali mai immessi sul mercato.
Racchiuso da un guscio di plastica bianca decorato da una finta presa d'aria, il Sinclair ZX-80 aveva una tastiera a membrana e utilizzava un chip Zilog Z-80 con una memoria di appena 1 Kb. Fu messo in commercio da Clive Sinclair, un inventore inglese che fondò anni prima una società dedicata allo sviluppo di applicazioni elettroniche. La forza del Sinclair ZX-80 era la possibilità di utilizzare una versione semplificata del BASIC ad un prezzo estremamente ridotto. La tecnica costruttiva dello ZX-80 permise alla Sinclair di affidarne la produzione ad un fabbricante di orologi, la Timex, riducendo in questo modo il costo finale: fu infatti venduto solo per corrispondenza a 95 sterline, un prezzo accessibile a molti appassionati desiderosi di imparare la programmazione di un simile computer.
Il Sinclair ZX-80 fu il primo computer di migliaia di aspiranti programmatori e smanettoni, grazie anche al grande supporto letterario di cui godeva: nei primi anni '80, infatti, imperversavano sul mercato decine di liberi dedicati allo Zilog Z80 ed alla programmazione dei computer Sinclair.
Furono venduti 100.000 esemplari di Sinclair ZX-80, un computer talmente innovativo nel suo genere da costituire un momento fondamentale nella storia dell'informatica.
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - LNS
Laboratorio Progettazione Elettronica
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